Di ritorno da uno dei miei viaggi di lavoro a Milano, in cerca di novità e di nuove collezioni, mi sono trovata faccia a faccia con una strana realtà: Milano, la cosiddetta mecca della moda, è abitata per lo più da consumatori abbigliati in modo molto monotono, che hanno perso il gusto di acquistare abiti anche per occasioni speciali. Forse il motivo è che in una città che vive in modo convulso, intrappolata da orari impossibili e da un traffico insopportabile, la possibilità di tornare a casa a cambiarsi prima di una serata è ridotta all'osso. O ancora, la voglia di uscire la sera si scontra con il faticoso rientro a casa, su mezzi pubblici caotici e spesso in ritardo (o in sciopero), e una volta raggiunto il baluardo, la ciabatta diventa più allettante di una serata con gli amici. Insomma, in tre mesi di nuova vita in Toscana, scopro che qui l'approccio alla moda è più ludico, più divertente e divertito. C'è ancora voglia di sentirsi speciali per una serata, più o meno importante, voglia di esprimere la propria personalità e il proprio stato d'animo anche con un vestito. Insomma dov'è la Milano festaiola che ricordavo? Mi sembra che sia trasferita tutta in Maremma... voi che ne pensate?
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